Ancora pioggia. Il giorno dopo l’inferno di acqua che si è scatenato ieri, Genova ha ancora paura. L’allerta 2, il massimo grado di allarme, è stato prolungato per altre 24-36 ore. A preoccupare è una perturbazione che dal mare si sta spostando verso la terraferma con precipitazioni intense sulle zone colpite. Non solo dunque il capoluogo ligure, ma anche lo spezzino che solo una settimana fa era stato interessato da frane e alluvione. Intanto, all’indomani di questa tragedia si iniziano a contare i danni e purtroppo anche le vittime, sei tra cui due bambine per le quali, lunedì è stato proclamato lutto cittadino.
Se la morsa del maltempo non accenna ad allentarsi sulla Liguria, da stamattina l’attenzione si è spostata anche in Piemonte in particolare alle province di Biella e Alessandria, ma anche Torino dove lunedì le scuole resteranno chiuse per precauzione. Grande osservato speciale il fiume Po. Le piogge incessanti hanno ingrossato il livello del fiume salito di 4,5 metri in un solo giorno, e se non ci sarà una tregua, l’onda di piena potrebbe raggiungere i livelli massimi storici nel tratto di fiume compreso tra la Dora Baltea e il Ticino.
Gli esperti meteo avvertono che il maltempo nelle prossime ore si estenderà al nord-est del paese con piogge intense e temporali su Veneto, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Trentino, Toscana centro-settentrionale, Emilia Romagna occidentale. Domenica poi la perturbazione si sposterà verso il sud investendo Lazio meridionale, Sardegna, Campania. Puglia, Calabria e Sicilia.
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